Farnito Brut: bollicine d’autore

Farnito Brut: bollicine d’autore

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Farnito Brut

Un grande vino può presentare diverse facce, sia “ferme” che “mosse”. Anche il Farnito, le cui diverse versioni vi abbiamo presentato nel corso di questo focus sui grandi Super Tuscan di Carpineto, non fa eccezione: il Farnito Brut, ottenuto da vigneti Chardonnay in purezza, è l’omologo con bollicine del Farnito Chardonnay fermo. Uno spumante per palati finissimi, figlio di un lungo processo di selezione e affinamento in barili di rovere delle uve di provenienza.

La caratteristica spuma di queste bollicine giallo paglierino si ottiene grazie a un pied de cuvée (una base di lieviti selezionati che innesca la prima fermentazione alcolica) sottoposto a continui controlli e rifiniture. Dopodiché sono necessari ben 16 mesi (otto in barile, altri otto in bottiglia, con continue agitazioni dei contenitori per mantenere vivo il processo delle bollicine) perché questi lieviti conferiscano al vino fermentato il profluvio di sapori, profumi e sensazioni che questo spumante Brut sa donare.

Al naso, Il Farnito Brut si presenta con un complesso ed evidente sentore di spezie, frutta fresca, liquirizia e vaniglia. Al sapore, il flute non tradisce i sentori olfattivi, presentando la stessa persistenza avvertita alla narice. Proprio per questa sua evidente struttura, il Farnito Brut si presta ad accompagnare tutto il pasto (non solo l’aperitivo), soprattutto se a base di pesce alla brace, pesce al forno, crudi, carni bianche o con creme. Non è un classico vino da dessert (per quelli c’è il Vin Santo o l’Acquavite, sempre made in Farnito) ma è comunque un piacevole accompagnamento per chi vuole “pulirsi la bocca” dopo il pasto e sentire sulle papille quella piacevole sensazione di fresco che pochi spumanti Brut si possono permettere di vantare. L’elegante struttura e il fine perlage di questo spumante ne fanno un gradito accompagnatore per serate speciali o pranzi importanti.