Brunello, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Super Tuscans. Il rigoroso ordine alfabetico delle denominazioni toscane più prestigiose racchiude il cuore vitivinicolo di questa regione, fra le dolci colline che dalla Maremma conducono verso la provincia di Siena e poi su, alle porte di Firenze. Un tour enologico e gastronomico che ogni wine trotter che si rispetti deve (l’imperativo è d’obbligo!) percorrere almeno una volta nella vita. Un viaggio in cui vi accompagneremo, passo passo, alla scoperta di queste etichette, della loro storia e del loro futuro, di un alone quasi mitico che negli ultimi anni ha ripreso fortemente quota nel panorama vinicolo italiano.
Basta citare alcuni dati: nel 2015 l’Italia si è classificata prima nella graduatoria dei Paesi dove più si è vendemmiato. Oltre 48 milioni di ettolitri di vino “in potenza”, sopra i 46,45 della Francia e i 36,6 milioni della Spagna. Un panorama dove la Toscana fa la parte del leone: nella classifica dei vini più apprezzati dagli italiani nel 2014, secondo i dati diffusi dall’Iri all’ultimo Vinitaly di Verona, l’anno appena passato ha visto scorrere, sulle tavole nostrane, 11.7 milioni di litri di Chianti, 6.3 di Sangiovese, 5.7 di Vermentino (al cui interno bisogna però considerare anche quello di altre regioni come la Sardegna). Numeri che giustificano un rinnovato ottimismo nelle denominazioni storiche del Belpaese, un po’ adombrate durante l’ultimo decennio da un calo dei consumi, oggi ritornate a fare la “voce grossa” nella dieta quotidiana dei nostri connazionali. E in questo senso aiuta, ovviamente, il “tenore” di vendemmie mai così sostanziose per i vini toscani. Basti citare solo il dato relativo al Chianti Classico: 290mila ettolitri prodotti nel 2014, più 10 percento rispetto all’anno precedente.
Il nostro percorso parte proprio da qui, dai dati di vendita, per tornare a ritroso nel tempo e nello spazio, su quei terreni dove le etichette nascono e crescono, all’ombra di pini marittimi e cipressi che circondano uno dei paesaggi più belli al mondo. Ci metteremo in viaggio dal Senese, dai boschi e dai vigneti che circondano Montalcino e Montepulciano, per risalire lungo le colline del Chianti e ridiscendere lungo i declivi della Maremma e delle strade del vino che ne segnano la geografia. Un piccolo vademecum del gusto che ci aiuterà a conoscere e riconoscere meglio le grandi denominazioni toscane, fra uve rigogliose e filari di grappoli pronti a finire in quelle bottiglie che, come vedremo, raccontano la storia e la sensibilità di intere generazioni.