Reportage: le più belle spiagge italiane in 15 vini

Reportage: le più belle spiagge italiane in 15 vini

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spiaggia gallipoli
Punta della suina, Gallipoli (Salento)

Italia: terra d’arte, buon cibo, ottimo vino e… grandi vacanze. A parlare sono i numeri: ogni anno il Belpaese è meta di circa 50 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, posizionandosi al quinto posto delle destinazioni più ambite secondo la classifica stilata dall’Agenzia Nazionale del Turismo. Quest’anno la tendenza è stata ancora più positiva del solito: un italiano su due è andato in vacanza, con una crescita dell’8,6 percento rispetto all’anno scorso. Non c’è da stupirsene: la nostra Penisola presenta mix irripetibili, dai paesaggi all’enogastronomia, fino alle città e ai piccoli borghi. Quelli che vi descriveremo in questo reportage a puntate, dove abbiamo visitato una spiaggia per ogni regione italiana, associandola a un buon vino prodotto in zona. Una guida che potrebbe tornarvi utile il prossimo anno o magari chissà: proprio in questa prima parte di settembre, quando il clima è ancora mite e le coste meno affollate.

La bellezza del sud

Calabria – Cirò Marina e Le Castella – Cirò Doc: Siamo stati nel cuore della Magna Grecia, in provincia di Crotone, sulle sponde dello Jonio. È qui che si aprono i paesaggi di Cirò Marina e lo splendido borgo di Le Castella, a due passi da Isola Caporizzuto. spiaggia calabreseSe la prima è nota soprattutto per il suo vino, la frazione di Le Castella è conosciuta per essere stata set cinematografico dell’Armata Brancaleone di Mario Monicelli e del Vangelo Secondo Matteo di Pasolini. Il profilo dell’inconfondibile fortezza Aragonese domina il borgo, che si presenta come uno dei più caratteristici della regione, fra acque incontaminate e spiagge pietrose. L’ideale per un bel calice di Cirò bianco o rosso, prodotto nell’omonima cittadina di pochi chilometri più a Nord, con le uve autoctone Greco (il bianco) e Gaglioppo (il rosso). Vini dal sapore gradevole, delicato e armonico, che ci hanno accompagnato nei nostri pomeriggi di relax. Ideale alternativa alla classica birra da spiaggia.

Puglia – Salento – Salice Salentino Doc: Il Salento non ha quasi bisogno di presentazioni. Da circa una decina d’anni è diventata meta preferita di una gran parte del turismo italiano e internazionale. E in effetti sono poche le altre zone al mondo che possono coniugare tali bellezze artistiche a un mare verde smeraldo, la cui sola vista apre il cuore e mette in pace con se stessi. Una terra generosa, piena di tradizioni e sorprese, tra cui spicca il Salice Salentino, vino proveniente dall’omonimo Comune fra Lecce e Brindisi. Etichetta Doc prodotta per la maggior parte con la varietà locale del Negramaro (almeno l’80 percento), unita a percentuali più piccole di Malvasia Nera e Primitivo per il rosso, Chardonnay, Pinot e Fiano per il bianco. Un bel modo per conoscere questo magnifico “tacco” dello Stivale e percorrere le strade barocche di Lecce, i vicoletti bianchi di Otranto, il centro storico di Galatina o le coste di Santa Maria di Leuca, sulla punta estrema d’Italia. Segnate in agenda e fate un pensierino per un fine settimana di settembre: qui l’estate si prolunga parecchio.

Basilicata – Marina di Pisticci – Aglianico del Vulture Doc: una piccola perla del Sud, stretta fra Puglia, Calabria e Campania, affacciata sullo Jonio.
Questa è Marina di Pisticci, nota per le incantevoli acque del mare e la produzione di amari. Un angolo di rocce salmastre e calette solitarie dove abbiamo trovato relax puro, lontano dai più affollati e accorsati centri del vicino Salento. Più su, nella vicina provincia di Potenza, abbiamo assaggiato l’Aglianico del Vulture, proveniente dall’omonimo vitigno diffuso anche in Campania. Vino corposo, strutturato, ben tannico, forse poco adatto alla spiaggia ma si sa: l’estate, oltre che bagni a mare, è anche braciate in cortile. E con questo vino i vostri ospiti, magari di ritorno da un paio di settimane sotto al solleone, non resteranno di certo delusi.

Campania – Costiera Amalfitana – Costa d’Amalfi Doc: È una delle zone più note al mondo, e sarebbe quasi superfluo parlarne. costiera amalfitanaSe non fosse che, da qualche anno a questa parte, la Costiera fra Vietri e Positano, in provincia di Salerno, ha fatto un salto di qualità notevole in materia di vini. Qui si presenta, dinanzi ai nostri occhi, la vera viticoltura eroica italiana: vitigni esposti alla salsedine, terrazzamenti discontinui, rocce friabili e scoscese, costituiscono un panorama stupendo per gli occhi ma impervio per chi vuole coltivare buona uva. Ma la volontà, come è noto, può tutto quando è davvero tale: e così sono nate le grandi varietà, bianche e rosse, di Costa d’Amalfi, fino alla categorie Tramonti e Furore. Falanghina e Biancolella per il bianco, Piedirosso, Aglianico e minime percentuali di Schioppettino per il rosso, il Costa d’Amalfi è un vino che esprime al meglio le caratteristiche di un territorio, con sole uve autoctone e cresciute all’ombra della Campania Felix. Se prevedete un giro in zona, molto affollata di turisti e viaggiatori anche in autunno, non mancate di assaggiarlo: il numero di uve impiantate in zona è così esiguo da non permetterne una grossa esportazione, sia sul territorio nazionale che all’estero. È il classico vino, per dirla in due parole, che per la maggior parte trovate solo qui.