Vino in lattina: sì, no, forse…

Vino in lattina: sì, no, forse…

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vino in lattina

Ancora una volta, arriva dagli Usa una delle nuove (discutibili) tendenze mondiali in fatto di vino. Whole Food Markets, celeberrima industria alimentare statunitense, infatti, ha scelto il 2016 come anno di lancio sul mercato del… vino in lattina.

Eh, già, avete capito bene: insieme a birre e bevande gassate, ora, sugli scaffali dei supermercati americani è arrivato anche il vino che, in questo packaging “alternativo” – per usare un eufemismo – si è guadagnato un successo  che sta facendo inorridire i sommelier e gli estimatori di vini pregiati che già avevano dovuto mandar giù la moda del vino in bottiglia di plastica, o del vino in brick di cartone.

Praticità prima della qualità sembra essere il motto dei fanatici di questo nuovo prodotto, pura espressione delle cosiddette “leggi di mercato”. Ma, ci sarebbe già anche qualche parere scientifico autorevole in favore dell’iniziativa di Whole Food Markets: si tratta di un ricercatore del Sussex che si è detto convinto che la lattina protegga meglio il vino dall’esposizione alla luce (che sappiamo bene quanto può essere dannosa) rispetto al vetro e alle bottiglie a cui siamo tradizionalmente abituati.

A parte questa voce fuori dal coro, però, in Europa l’idea è ancora ben lungi dal prendere piede: molti supermercati inglesi, ad esempio, si sono rifiutati categoricamente di mettere in distribuzione il prodotto, nonostante un discreto interesse da parte del cosiddetto “grande pubblico” a cui sembra piacere soprattutto l’aspetto monoporzione, come è già stato definito.

Ora bisognerà vedere se le grandi catene europee sceglieranno di mantenere la loro posizione elitaria, o opteranno per soddisfare la grande clientela come ha fatto Whole Food Markets.